In tanti stiamo riflettendo su cosa ci sta accadendo in questo momento e tante possono essere le risposte, tante e diverse per ognuno di noi. Una di queste può essere uno stato di generica Confusione, più o meno consapevole.
Per Confusione intendiamo una sensazione nella quale non ci riconosciamo più, non abbiamo punti di riferimento certi e univoci, non possiamo più replicare comportamenti e abitudini consolidate, non sappiamo cosa ci aspetta e qual è l’orizzonte temporale verso cui possiamo guardare… un po’ come se non funzionasse più la nostra bussola e non sapessimo orientarci in un mondo che ci era così familiare e che oggi non riconosciamo più.
In uno stato di Confusione è difficile interpretare le sensazioni, le informazioni, i dati di contesto, si producono dentro di noi impulsi contradditori tendenzialmente caratterizzati da una urgenza di reazione. In questa dimensione, dove da un lato abbiamo difficoltà ad interpretare e dall’altra sentiamo l’urgenza di fare, si configura un’alea di rischio e di possibilità di errore, che può spaventare e immobilizzare.
Lo scenario attuale non ci offre più un “confortevole” ambito di conosciuto e prevedibile, ma ci sposta nella dimensione dell’ipotetico e del vago, privandoci delle “ancore” alle quali ci siamo attaccati e alle quali siamo abituati.
Questa realtà va accettata e gestita con nuovi approcci e con nuovi modelli sia mentali che organizzativi.
Non possiamo e non vogliamo fermarci ad attendere una “nuova” realtà, la dobbiamo immaginare, delineare, costruire.